E’ stata necessaria la presenza dell’assistenza per la Pulizia condizionatori per ristabilire la qualità dell’aria, e stabilirne un bilancio netto
Al di là degli effetti direttamente collegabili al calore, l’utilizzo dell’aria condizionata però determina anche dei cambiamenti a livello ambientale che potrebbero avere conseguenze sulla salute, come la variazione dell’umidità e della ventilazione degli ambienti. Un laboratorio del dipartimento dell’energia degli Stati Uniti d’America ha messo insieme quello che sappiamo in materia dalle analisi riportate in letteratura.In generale l’utilizzo dei condizionatori rinfresca, sì, e riduce gli effetti sulla salute dovuti al caldo eccessivo, ma non solo. Il condizionatore diminuisce la ventilazione, riducendo la quota di inquinanti che provengono dall’esterno – come particolato e ozono – e aumentando quelli che provengono dall’interno.Quali che siano gli effetti netti sulla salute non è chiaro, scrivono dal Lab: potremmo avere deboli miglioramenti per gli aspetti di salute relativi all’esposizione all’ozono con l’aumento dell’uso dei condizionatori. Più incerto è il terreno sugli effetti dell’aria condizionata sul particolato, anche se non mancano indizi positivi al riguardo, ma i dubbi esistono anche in virtù delle dalle incertezze anche sugli effetti della salute delle particelle prodotte negli ambienti chiusi, mentre l’uso dei condizionatori potrebbe peggiorare l’asma, irritare occhi, gola, naso e provocare mal di testa.Appare infatti esserci una correlazione tra utilizzo di aria condizionata e peggioramento dei sintomi dell’asma e della sindrome dell’edificio malato. Questa la tesi espressa dagli addetti alla Pulizia condizionatori In parte questi sintomi potrebbero essere correlati alle contaminazioni microbiche associate ai condizionatori, scrivono da laboratori di oltreoceanoSpecialmente nel caso in cui la manutenzione non sia eseguita con cura (l’Enea, a proposito, aveva snocciolato alcune regole per un uso efficiente), condizioni che rendono i condizionatori ambienti ideali, per la combinazione di umidità e temperatura, alla proliferazione dei batteri (storicamente si ricorda il legame con i casi di legionella negli anni Settanta, al centro anche delle vicende odierne).L’ambiente che miriamo a rendere confortevole è quello delle nostre case, ma è impossibile non domandarsi che impatto abbiano sull’ambiente Terra i condizionatori. Gli ingredienti per immaginare effetti deleteri ci sono tutti, ricordano anche dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) i condizionatori utilizzano spesso come refrigeranti gli idro fluorocarburi (HFC), che possono essere rilasciati nell’ambiente e contribuire al riscaldamento globale, e consumano e richiedono energia (circa il 10% del consumi elettrici mondiali). Se il mondo diventa sempre più caldo quale potrebbe essere il contributo e il costo dell’aria condizionata sullo scenario globaleNon mancano studi recenti che correlano l’aumento delle temperature all’aumento delle emissioni di sostanze quali anidride carbonica Tesi emessa da Pulizia condizionatori ma anche ossidi di azoto e anidride solforosa e un report dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) stima come l’utilizzo dei condizionatori sarà triplicato entro il 2050, con una richiesta enorme di energia elettrica. “La crescente domanda di aria condizionata è uno dei punti più oscuri dell’odierno dibattito energetico – commentava Fatih Birol, executive director della Iea Settare degli standard più alti di efficienza per i sistemi di raffreddamento è una delle mosse più semplici che i governi possono fare per ridurre il bisogno di nuove centrali, tagliare le emissioni e ridurre i costi allo stesso tempo”.
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Il condizionatore d’aria è una macchina termica in grado di abbassare o innalzare la temperatura dell’ambiente in cui si trova. Per ottenere questo risultato, sviluppa calore sensibile (positivo o negativo) che viene scambiato con un fluido, il quale messo a sua volta in circolazione cede tale calore ad un ambiente.
Il primo apparecchio per il raffreddamento climatico dell’aria fu brevettato nel 1886 da Lewis Latimer, un americano, disegnatore e progettista di Thomas Edison.
Intorno al 1911Willis Carrier (Stati Uniti) sfruttò i passaggi di stato di un gas per ottenere una variazione sia positiva (“caldo”) sia negativa (“freddo”) del clima nell’ambiente circostante.Tuttavia lo scopo per cui venne implementato ed utilizzato tale sistema non era inizialmente quello di rinfrescare, ma di deumidificare l’aria. Carrier lavorava come ingegnere in una compagnia che forniva impianti industriali. Il metodo dell’evaporazione di un liquido a bassa temperatura di evaporazione era già conosciuto in precedenza, ma vi era perdita della sostanza (ammoniaca), e quindi non utilizzabile per usi continui; Carrier ideò il sistema per recuperarla in un circuito chiuso. Dopo un anno di lavoro gli venne affidato il compito di risolvere il problema del controllo dell’umidità dell’aria in una tipografia di Brooklyn, dove la carta era appunto inutilizzabile a causa dell’eccessiva umidità nell’aria (perché raggrinziva).
In passato per risolvere questo problema veniva aumentata la velocità dell’aria, o si apriva qualche finestra per contrastare l’umidità con una corrente opposta. L’umidità era anche un grave problema in termini di produttività, perché portava ad un’interruzione dell’attività degli operai e quindi del lavoro. Carrier completò il primo progetto di un impianto di condizionamento dell’aria il 17 luglio 1902; la tecnologia che stava alla base del suo impianto è già simile a quella degli impianti che troviamo in commercio oggi.
Il termine “aria condizionata” fu dato da Stuart W. Cramer, che si interessò come Carrier allo studio dell’umidità e del condizionamento dell’aria. (Wikipedia)