Pompa di calore

La Pompa di calore soddisfano  tutte le esigenze di riscaldamento invernale di climatizzazione estiva di un ambiente, garantendo il comfort e il benessere di chi ci vive o ci lavora.

La pompa di calore è infatti una macchina in grado di trasferire energia da un ambiente a bassa temperatura a un sistema a temperatura più elevata  Con lo stesso procedimento attraverso il quale una pompa solleva un fluido da una quota inferiore a una superiore, la pompa di calore utilizza unico impianto , permette di  riscaldare e raffrescare gli ambienti di un’abitazione o di un luogo di lavoro, oltre a produrre l’acqua calda sanitaria necessaria al fabbisogno giornaliero .

L’impianto a pompa di calore è quindi in grado di soddisfare tutte le esigenze di riscaldamento e climatizzazione di un ambiente, garantendo il comfort e il benessere di chi ci vive o lavora.  Si tratta di una tecnologia che contribuisce alla sostenibilità dell’ambiente e alla riduzione dei consumi energetici, con un risparmio economico in bolletta e un ritorno dell’investimento nel breve periodo, anche grazie agli incentivi statali e alle agevolazioni di cui si può beneficiare

Si può dire che, dal punto di vista energetico, il processo alla base della pompa di calore conviene sempre: da 1 kWh di energia elettrica si producono fino a 5 kWh di energia termica. L’energia che si ottiene è quindi sempre maggiore rispetto a quella che si impiega. 

Un impianto a pompa di calore permette infine di accresceil economico dell’immobile sul mercato, anche ai fini di una compravendita immobiliare, in quanto contribuisce ad  aumentare la classe energetica dell’edificio Cos’è e come funziona una pompa di calore  

La gestione del riscaldamento casalingo in Italia avviene, quasi ovunque, in modo tradizionale, ricorrendo quindi ai classici termosifoni a parete o a dispositivi elettrici.  Raramente, fatto salvo le costruzioni più recenti, si opta per alternative a minore impatto ambientale ed economico, come ilriscaldamento a pavimento o la pompa di calore. 

Oggi è senza dubbio il sistema più efficiente nel trasformare l’energia per il riscaldamento, non stupisce quindi la sua diffusione sempre maggiore a livello mondiale, in particolare nei Paesi Nordici, dove il clima è molto rigido.  In Italia, come spesso accade per tutte le innovazioni tecnologiche, stenta a decollare, anche se rispetto a qualche anno fa sta iniziando a conquistare piccolissime fette di mercato. Ma cos’è la pompa di calore, qual è il suo funzionamento e come può migliorare la gestione economica ed il comfort abitativo della tua futura casa?

Ne parliamo in questo articolo, che ti invito a leggere, oppure, in forma sintetica, nel video che segue. Questa tecnologia della pompa di calore  deve il suo nome al fatto di essere in grado di trasferire calore da una sorgente a bassa temperatura a un pozzo a temperatura più alta, così come una pompa solleva un fluido da una quota inferiore a una superiore.

La tecnologia delle pompe di calore è nota e utilizzata fin dagli anni 70, ai tempi delle prime crisi petrolifere – che accesero non pochi campanelli d’allarme sul tema – e oggi è presente sul mercato con diverse soluzioni impiantistiche che la rendono adatta e di facile applicazione per innumerevoli esigenze.

Senza voler scendere troppo nel dettaglio scientifico, è interessante sottolineare una differenza tra la caldaia e la pompa di calore. Infatti, mentre la caldaia è stata progettata e nel tempo perfezionata per  raggiungere i limiti dettati dal primo principio della termodinamica. 

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Il condizionatore d’aria è una macchina termica in grado di abbassare o innalzare la temperatura dell’ambiente in cui si trova. Per ottenere questo risultato, sviluppa calore sensibile (positivo o negativo) che viene scambiato con un fluido, il quale messo a sua volta in circolazione cede tale calore ad un ambiente.
Il primo apparecchio per il raffreddamento climatico dell’aria fu brevettato nel 1886 da Lewis Latimer, un americano, disegnatore e progettista di Thomas Edison.
Intorno al 1911Willis Carrier (Stati Uniti) sfruttò i passaggi di stato di un gas per ottenere una variazione sia positiva (“caldo”) sia negativa (“freddo”) del clima nell’ambiente circostante.Tuttavia lo scopo per cui venne implementato ed utilizzato tale sistema non era inizialmente quello di rinfrescare, ma di deumidificare l’aria. Carrier lavorava come ingegnere in una compagnia che forniva impianti industriali. Il metodo dell’evaporazione di un liquido a bassa temperatura di evaporazione era già conosciuto in precedenza, ma vi era perdita della sostanza (ammoniaca), e quindi non utilizzabile per usi continui; Carrier ideò il sistema per recuperarla in un circuito chiuso. Dopo un anno di lavoro gli venne affidato il compito di risolvere il problema del controllo dell’umidità dell’aria in una tipografia di Brooklyn, dove la carta era appunto inutilizzabile a causa dell’eccessiva umidità nell’aria (perché raggrinziva).
In passato per risolvere questo problema veniva aumentata la velocità dell’aria, o si apriva qualche finestra per contrastare l’umidità con una corrente opposta. L’umidità era anche un grave problema in termini di produttività, perché portava ad un’interruzione dell’attività degli operai e quindi del lavoro. Carrier completò il primo progetto di un impianto di condizionamento dell’aria il 17 luglio 1902; la tecnologia che stava alla base del suo impianto è già simile a quella degli impianti che troviamo in commercio oggi.
Il termine “aria condizionata” fu dato da Stuart W. Cramer, che si interessò come Carrier allo studio dell’umidità e del condizionamento dell’aria. (Wikipedia)

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